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Nuovo scontro Lotito-Gravina.

24-04-2024 18:42

Magno Giampiero

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Nuovo scontro Lotito-Gravina.

Nuovo scontro a distanza, tra il presidente Lotito ed il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Tutto è partito dalle parole dei giorni scorsi di Casini......

Nuovo scontro a distanza, tra il presidente Lotito ed il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Tutto è partito dalle parole dei giorni scorsi di Casini, che aveva definito la Federazione “autoritaria”. Ieri Gravina, ospite all'evento IL FOGLIO A SAN SIRO, ha commentato cosi: "Parlare di derive autoritarie penso sia una mancanza di rispetto istituzionale. È particolare rilevare che qualche mese fa la Federazione era considerata statica ed incapace di fare proposte. Appena ne facciamo, allora si parla di autoritarismo. Non va confuso con l'esercizio della democrazia. Abbiamo il dovere di far rispettare il quadro normativo".  Poi l'attacco a Lotito: "L’autonomia della Lega? C’è una strategia evidente della Lega Serie A, dobbiamo capire fino in fondo come sia possibile che in Italia alcuni personaggi possano fare parte del consiglio federale, del consiglio di Lega, sia proprietario di una società di Calcio, sia anche senatore. Sulla litigiosità Federazione-Lega starei attento, io ho uno splendido rapporto con tanti presidenti. Ci sono poi soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo".  Non si è fatta attendere la replica di Lotito, che è stata molto dura. Ecco le sue parole in una nota all'Ansa: "Leggo con stupore le dichiarazioni del sig.Gravina sulla mia persona, che si commentano da sole: chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti, al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono. I suoi rapporti personali con alcuni presidenti non escludono il disagio e la confusione che oggi regna nel sistema calcio, condivise da tutti gli operatori che cercano, nonostante gli ostacoli posti dal sig. Gravina, di rinnovarne le regole". "La mia posizione di proprietario di club, consigliere federale, consigliere di Lega e componente del Senato, ruoli peraltro acquisiti con regolari e democratiche elezioni, mi consente di avere una visione più ampia e completa dei problemi e delle soluzioni possibili per eliminare i guasti prodotti. Il mondo calcio non chiede isolamento, ma necessita di una visione ampia delle sue varie componenti, alle quali i miei ruoli istituzionali, attesa l'importante ed alta valenza del calcio, mi danno la possibilità di offrire un contributo fattivo, facendolo uscire da un'autonomia, erroneamente intesa come “granducato personale”.