Per 39 minuti mi hai fatto sognare, hai corso, lottato e messo in difficolta' chi sulla manica ha il numero 6 su quella toppa stellata che rappresenta quante volte sono stati sul tetto d' Europa.
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 Io, dopo l' 1 a 0 dell' Olimpico, che mi andava anche un po' troppo stretto per due settimane ho sognato quello stadio con l'arco con l' accento inglese. Ma si, esageravo pero', sei stata proprio tu che ancora una volta mi hai fatto provare quelle sensazioni che mi hanno fatto innamorare, ed oggi mi hanno confermato che amor piu' grande di te non c'e' Lazio mia.
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 T'ho vista entrare in campo con quella maglia blu notte e mi sono emozionato come fosse stata la prima volta in quello stadio pieno di sciarpe rosse. Hai iniziato a correre e con la tua velocita' di gioco hai messo paura ai quei colossi barbari, almeno per un po'.
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 Avevi piantato il tuo Aquilifero nel campo dello Stadium li, profondo ed inamovibile poi, vuoi la stanchezza , vuoi la sfortuna ma sopratutto un divario tra le legioni sei caduta.
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 Ho sognato e ti ringrazio, perche' abbiamo volato ancora una volta insieme nei cieli d' Europa e sfiorato quel sogno che poteva diventare realta'. Grazie Lazio mia, sempre al tuo fianco IO saro', un passo indietro IO mai faro'!
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